Prima di capire come intervenire è utile fare chiarezza su cosa sono esattamente le smagliature.
Questi inestetismi sono alterazioni che colpiscono il derma, lo strato più profondo della pelle: questa frattura nel derma provoca sulla pelle delle vere e proprie linee cicatriziali.
In gravidanza le smagliature compaiono a causa del repentino aumento di peso e le aree più a rischio sono proprio quelle zone sottoposte a maggiore tensione, come l’addome e il seno: nella prima fase di comparsa, le smagliature si presentano di colore rossastro dovuto al maggiore apporto di sangue legato al trauma cutaneo avvenuto, mentre, compiuta la cicatrizzazione, tendono a schiarirsi e a diventare strie biancastre, molto più difficili da cancellare.
Quali sono i migliori rimedi per curarle?
Innanzitutto la tempestività è fondamentale: massaggia il tuo corpo con oli e creme dal potere elasticizzante compiendo movimenti circolari, abbinandoli ad attività fisica che aiuta a mantenere la pelle tonica ed elastica. Scegliete, poi, abiti non troppo stretti per non rallentare la circolazione e se volete potete effettuare uno scrub una volta alla settimana affinchè le creme possano agire con più efficacia.
Prevenire è meglio di curare!
Prevenire le smagliature in gravidanza non è cosi difficile ma basta avere tanta costanza e seguire qualche piccolo e semplice accorgimento:
- Occhio all’aumento di peso: un buon modo per prevenire la comparsa delle smagliature è cercare di aumentare di peso in modo graduale e non in modo eccessivo, aspetto che ti potrà essere utile anche dopo il parto per tornare più rapidamente in forma.
- Mantieni sempre la pelle dell’addome e del seno idratata: prima ancora che la tua pancia inizi a crescere e che il tuo seno aumenti di volume, massaggiali con oli vegetali, come l’olio di mandorle dolci o creme idratanti, come la RILASTIL CREMA SMAGLIATURE per le pelli sensibili che mantengono la pelle morbida ed elastica. Inoltre massaggiare delicatamente seno e in particolar modo i capezzoli con creme ed oli idratanti fin dall’ultimo trimestre di gravidanza è il giusto modo per prevenire la comparsa di ragadi e preparare il seno allo stress che subirà con l’allattamento.
- Scegli il detergente giusto per lavarti: no a detergenti con elevate percentuali di tensioattivi saponosi che disidratano superficialmente la pelle e che vanno a favorire la comparsa di smagliature, tenendo conto del fatto che nelle zone a maggiore tensione la pelle è già di per sé secca. Prediligi l’uso di oli detergenti delicati senza sapone e concediti una volta alla settimana uno scrub dolce che stimoli il ricambio cellulare e l’ossigenazione della pelle.
- Stop alla ritenzione idrica! In gravidanza è facile soffrire di ritenzione idrica, dovuta sia ai fisiologici sbalzi ormonali sia all’aumento di peso che rallenta la circolazione e causa gonfiore, specie agli arti inferiori: tutto ciò comporta ulteriore distensione della pelle, conseguente aumento della secchezza e rischio di comparsa di smagliature. Quindi largo ad acqua, frutta e verdura e ogni tanto concediti un massaggio linfodrenante, specialmente nelle gambe, per smaltire il ristagno dei liquidi.
E una volta partorito che fare?
Dopo il parto, la pelle del tuo addome risulterà totalmente priva di tonicità e le smagliature saranno più evidenti. Non ti spaventare! è un aspetto del tutto fisiologico: una volta nato il tuo bambino massaggia il tuo addome con costanza e quotidianamente con creme ed oli ad azione elasticizzante, che stimolino la cute e il tessuto connettivo sottostante e facciano sì che la pelle recuperi la perduta elasticità e tonicità.
Sos ragadi al seno!
In caso di ragadi al capezzolo, prima di tutto è importante valutare il corretto attacco del tuo bambino ed eventualmente correggerlo: infatti, un attacco sbagliato è la prima causa di lesioni al capezzolo. Un aiuto lo puoi avere utilizzando pomate a base di lanolina, utili sia preventivamente che come cura, da lavare via prima di attaccare il bimbo al seno ed oli a base di vitamina E, che non necessitano di risciacquo prima di ogni poppata.